Lavori di riqualificazione dell’ex Asilo Calcagno, sopralluogo del sindaco Midili. Consegna dell’opera prevista in estate

L’obiettivo è inaugurare il Museo delle tradizioni marinare in estate. A tagliare il nastro sarà il ministro Nello Musumeci che da presidente della Regione ha concesso al Comune di Milazzo un contributo di un milione di euro per riqualificare l’ex Asilo Calcagno. Salvo imprevisti, i termini dovrebbero essere rispettati. La conferma si è avuta questa mattina quando il sindaco Pippo Midili, assieme all’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo, al Rup e al direttore dei lavori ha effettuato un sopralluogo dando la possibilità con una diretta social ai cittadini di vedere le prime immagini del restauro- per avere contezza dello stato dei lavori.
Dopo l’iniziale fase difficile culminata anche nell’avvicendamento della ditta, l’attuale esecutore, la “Fratelli Destro” di Tortorici sta cercando di recuperare il terreno perduto. I lavori procedono infatti spediti affinché si possa consegnare quello che l’Amministrazione definisce “un altro simbolo di riqualificazione urbana della città”. Completati i solai di interpiano a breve verrà ripristinata la copertura in legno e tegole, si procedere ad installare un vano ascensore per rendere accessibile a tutti la struttura, spazi esterni da ultimare e finestre recuperate nel loro totale bellezza di un tempo.
La prossima settimana verrà collocata la scala e permetterà di accedere al piano superiore. Alla fine ci saranno ben otto grandi spazi espositivi, locali direzionali, oltre ovviamente i servizi igienici, mentre l’area esterna sarà recuperata per ospitare mostre all’aperto ma anche conferenze e soprattutto sarà la nuova sede del palischermo San Tommaso, attualmente ubicato in piazza San Papino.
“Abbiamo avuto ragione ad intervenire su questo bene che si stava perdendo – ha detto il sindaco Pippo Midili -. Oggi abbiamo visto che si sta lavorando bene e presto quest’altro bene sarà usufruibile dalla cittadinanza”.
Il cronoprogramma dei lavori prevede adesso il rifacimento della parte di tetto mancante, la realizzazione dei nuovi impianti, il restauro conservativo della parte decorativa, d’intesa con la Soprintendenza, la pavimentazione, la posa dell’intonaco e quindi l’installazione dell’illuminazione e degli arredi.

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